Sabato
1 febbraio si è spento Giorgio Casini atleta master e socio del CC
Tirrenia Todaro. I funerali si svolgeranno giovedì 7
febbraio alle ore 9,30 presso la chiesa di Santa Maria del Rosario in
Prati via degli Scipioni 88 a Roma.
Di
Pino Lattanzi
Dopo la recente prematura scomparsa di Paolo Marconi,
dirigente del CC Lazio, il canottaggio capitolino è di nuovo in
lutto per la perdita di un altro protagonista della scena tiberina.
Più volte vittorioso con il doppio canoino in quella fucina di
campioni che è il Campionato del Mare, nella sua lunga vita
agonistica ha vogato dapprima con i colori del Dopolavoro INA, poi
con quelli del RCC Tevere Remo ed infine è approdato alla Tirrenia
Todaro. Una lunga carriera agonistica affrontata con il classico
stile di voga ”a pendolo” che lo rendeva particolarmente
competitivo nelle regate a mare. L’ineluttabilità della vita ci ha
privato di un protagonista del fiume inteso anche come luogo di
ritrovo e di amicizia. Inutile dire che ci mancheranno il suo modo di
sentenziare e la sua puntuale pulizia degli attrezzi ginnici che lo
rendevano compagno prezioso in palestra. Dove passava regnava
l’ordine e la pulizia, ma sapeva unire alle sue proverbiali
abitudini il senso umoristico di colui che era cresciuto nella
cultura fiumarola di un tempo. La battuta pronta nel rispetto di
tutti non mancava mai, anche se ingentilita da un certo modo di fare
anglosassone trapiantato a Roma. Fino a quando ci ha comunicato di
aver ricevuto il “passaporto”. Non capivano, ora nel momento
della sua morte abbiamo compreso. Se n’è andato in punta di piedi,
geloso della sua vita privata al punto che la sua dipartita è parsa
improvvisa e inaspettata, quando la realtà parlava un’altra
lingua. Chi condivideva con lui lo spazio dello spogliatoio e si
sentiva appellare “maestro!” non può dimenticare questo uomo,
questo sportivo, questo canottiere, questo compagno immancabile di
tante conversazioni, questa persona desiderosa di conoscere i meandri
della storia della sua città. Giorgio Casini rappresentava un certo
modo di intendere il canottaggio fatto di fatica, di tecnica, ma
anche di curiosità per ciò che aveva intorno. Era il prototipo del
fiumarolo moderno che amava il fiume perché portatore di pace, di
concordia, di storia. Gli aneddoti che raccontava si rifacevano
sempre ai suoi rapporti con lo sport e con i suoi consoci che lo
accoglievano famigliarmente ogni volta che compariva con il passo
compassato e flemmatico di colui che ha vissuto l’esperienza della
vita. Ci mancherà Giorgio Casini. Il canottaggio capitolino, che ben
lo ha conosciuto e apprezzato, si stringe solidarmente alla sua
famiglia, in particolare il suo Circolo, il Tirrenia Todaro, lo
ricorda con quello spirito sincero ed autentico che è la sua
bandiera. Tra tutti Augusto Passacantilli, che fu il suo compagno di
voga nelle affermazioni del Campionato del Mare.
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